Scale mobili ad uso pubblico
Ecco perché le scale mobili ITAL MS sono progettate con strutture e componenti di alta qualità, rinforzate e in grado di garantire prestazioni ottimali anche nei nodi di transito più trafficati.
Scala mobile modello H
Per quanto riguarda la larghezza, due le dimensioni scale mobili previste e possibilità di raggiungere un dislivello massimo di 12 metri.
Settori di intervento
Trasporto pubblico
Accesso centri storici
Stazioni e aeroporti
Parcheggi
Scale mobili ad uso privato
Tutti gli impianti sono costruiti in base alla normativa Europea EN115: questo significa sicurezza delle scale mobili nel tempo e massima sicurezza anche per i passeggeri.
Scala mobile modello S
Tre le dimensioni scale mobili previste e possibilità di arrivare fino a 7,5m di dislivello.
Settori di intervento
Hotel
Centri commerciali
Scale mobili: qualche curiosità
Fu Jesse W. Reno, il 15 marzo 1892, a brevettare l’idea delle scale mobili. L’obiettivo era quello di soddisfare i magnati, i quali volevano semplicemente modernizzare i loro punti vendita al tempo presenti a New York. Reno ipotizzò una struttura elevatrice che potesse scorrere in diagonale e che fosse simile a piattaforma in grado di trasportare le persone in condizioni di assoluta sicurezza. L’impianto scale mobili del tempo, quindi, doveva essere abbastanza durevole e robusta da poter “servire”, per così dire, diverse persone.
Il problema principale era, però, il loro trasporto in diagonale. Difatti già alla fine dell’Ottocento si conosceva il meccanismo di funzionamento degli ascensori. Tuttavia tali piattaforme erano utili per trasportare cose e/o persone solo in verticale. Al tempo, inoltre, le tecnologie non erano abbastanza sviluppate ed erano molto lontane da quelle che abbiamo oggi. Per questo motivo lo schema scala mobile orizzontale di Jesse W. Reno fu presa, in primo luogo, molto scetticamente. Quando egli la espose agli stessi magnati che avevano richiesto il lavoro, praticamente nessuno prese sul serio il suo progetto. Si decise, però, di concedere comunque spazio (e soldi) al fantasioso inventore, il cui lavoro durò, secondo alcuni fonti, praticamente due anni.
Percorrendo la strada della ricerca di un sistema universale che potesse aiutare le persone a evitare le scale, Jesse W. Reno ne provò di tutti i colori. Alla fine, però, riuscì a mettere a punto un sistema automatico, ma oltremodo scarno, che oggi viene considerato soltanto un lontanissimo parente delle scale mobili odierne. Al posto del metallo, Reno decise di utilizzare il legno, al tempo un materiale meno costoso, più facilmente malleabile, ma meno resistente. Provando a utilizzare un tipo di legno particolarmente robusto, Reno cercava di far sì che nessuna persona subisse dei particolari traumi durante l’utilizzo delle scale mobili primordiali.
Vista la robustezza di questo materiale, per moltissimi anni, dal Regno Unito agli Stati Uniti fu, senz’ombra di dubbio, proprio il legno a venire più ampiamente utilizzato per la progettazione scale mobili. Gli storici sono tutti concordi nel dire che il legno resistette fino all’ultimo decennio del XX secolo, per venire poi rimpiazzato con il metallo. Il definitivo abbandono di questo materiale si verificò in seguito agli eventi verificatesi nel King’s Cross St. Pancras, ove scoppiò un incendio che coinvolse anche il legno delle scale mobili. Al tempo sembrò in evento fortuito, in quanto scaturì da un fiammifero acceso su di una scala mobile. Tuttavia, l’effetto che derivò da un incidente di questo genere e dall’uccisione di ben 31 persone che morirono bruciate vive diede il via alla ricerca di un materiale-sostituto per il legno che potesse essere utilizzato con altrettanta facilità. Lo si trovo praticamente subito: il metallo. Quest’ultimo era robusto, resistente, al tempo già facilmente utilizzabile e i cui costi non erano affatto così alti come si credeva. Inoltre non era infiammabile, il che era una caratteristica molto positiva considerando la tragedia avventura per colpa di un solo fiammifero.
Con l’impiego del metallo come materiale di costruzione, la sicurezza scale mobili aumentò e anche le misure di controllo furono rese molto più severe. In pochi anni tutte le scale mobili presenti nel mondo furono ristrutturate e il legno dei gradini venne cambiato con il metallo.
- i gradini erano lisci (il che talvolta dava vita a numerosi fastidi)
- includeva un tapis roulant (che scorreva continuatamente in un moto perpetuo)
- era la prima scala mobile dotata di un corrimano.
E sebbene l’inventore delle scale mobili è generalmente considerato proprio Jesse Reno, il primo a produrre una scala mobile commerciale furono proprio Seerberger. Quest’ultima venne esposta a Parigi, nel 1900, e fu accolta dal pubblico di allora alquanto positivamente.
Nel corso della storia delle scale mobili i suoi cambiamenti erano decisamente pochi e pressoché nulli. Il più grande cambiamento riguardava proprio i materiali di composizione, mentre non fu mai alterato il principio di funzionamento scale mobili. Certo, successivamente alla realizzazione di queste scale e grazie all’impiego di nuove tecnologie del settore l’idea fu ampliata e migliorata. Man-mano le scale mobili divennero sempre più moderne:
- fu velocizzato il funzionamento;
- fu inserita la componente automatica;
- furono modificate le dimensioni scale mobili per rispondere ad esigenze sempre nuove;
- furono ampliate anche le traiettorie: se prima una scala mobile doveva portare da un punto A a un punto B eseguendo una traiettoria di percorrenza dritta, con l’impiego di nuove idee la sua traiettoria divenne curva. I primi ad aver creato delle scale mobili incurvate sono stati i giapponesi e oggi è possibile vedere i primi esemplari di queste scale mobili nei principali centri commerciali di Tokyo. Inoltre le scale mobili furono implementate con le luci e le sottoluci, nonché con i sensori di peso per comprendere quando dovevano accelerare e quando, invece, potevano semplicemente scorrere più lentamente;
- furono avviati studi di fattibilità sull’inclinazione scale mobili;
- vennero modificati i dispositivi di sicurezza scale mobili.
La risposta è da ricercare nel materiale in cui è realizzato il corrimano: quella specie di gomma nera che si trova in tutte le strutture mobili deve far presa ed è quindi realizzato con un materiale che quando gira attorno alla sua bobina fa attrito e rallenta la salita del corrimano.
Al contrario le scale mobili avendo componenti in metallo si incastrano fra loro perfettamente e quindi è meno probabile che rallentino.
Il secondo posto? Lo detiene l’Italia con la città di Potenza che ne 2010 è riuscita a realizzare una lunghezza complessiva di scale mobili superiore a 1,3 km. Complice anche la particolare struttura della città (costruita praticamente tutta su dei livelli), oggigiorno la città di Potenza viene considerata d’avanguardia per quanto concerne la realizzazione delle scale mobili. Altresì numerose scale è possibile trovare nelle principali città di montagna, d’Italia come del mondo, in quanto sono una facilitazione per le persone che in questo modo non devono percorrere tutte le scale verticali situate in queste zone.
Le scale mobili più curiose, invece, è possibile trovarle principalmente in Asia. Singapore, Hong Kong, Tokyo sono tutte città in cui nei centri commerciali ci sono le scale mobili a chiocciola o a spirale.